Il 2020, ancora non è finito ed è già proverbiale
Eppure questo 2020 è stato un anno importante per summofonte.org perché ci ha permesso di pensare a cosa vogliamo costruire, fare qualche test e poi provare a metterlo in piedi.

Il primo grande ringraziamento va senza dubbio ai nostri volontari, che ci danno la forza di portare avanti tutte le iniziative. A partire dal tempo che nel fine settimana dedicano per tenere aperto museo e cupola di Semifonte: nonostante le difficoltà di quest’anno, hanno dato la possibilità a centinaia di persone di visitare questi posti bellissimi.
Tra videochiamate del venerdì, eventi organizzati in chat e gadget progettati e realizzati tra una telefonata e un whatsapp abbiamo iniziato a collaborare anche con persone fuori dalla nostra e dentro altre associazioni di Barberino Tavarnelle.
Sembra retorico, suona un po’ alla “andrà tutto bene”, ma è quello che è successo.
Fare rete ci ha reso più robusti per affrontare questo periodo. Ogni associazione con le proprie caratteristiche e la propria identità ha messo a disposizione le sue energie e risorse e in questo modo ci completiamo. Quindi, grazie alla Sartoria Antiqua e al Comitato Happy Days Onlus, a Altre Storie di Francesco Mattonai e TeAltro e agli Operatori Economici di Barberino.

Per ora, molto del lavoro fatto è rimasto dietro le quinte, un misto di organizzazione e burocrazia, ma almeno alcune prove siamo riusciti a farle uscire negli ultimi mesi.
Barberino Nascosta

Per il momento è rimasto un evento unico, ma abbiamo grandi progetti.
Una passeggiata passando attraverso diversi luoghi e accompagnati dalla voce di diversi personaggi che hanno vissuto nel borgo di Barberino nel corso dei secoli.
I racconti di Barberino sono stati narrati e interpretati da Francesco Mattonai, in una visita del paesino medievale che attraversa in modo accurato ma divertente fatti storici, riportando in vita personaggi del passato e leggende che si aggirano ancora per le sue vie.
Barberino al tempo della Peste e la mostra Il Palazzo degli Araldi incrociati
I bellissimi abiti delle feste medievali degli anni passati realizzati dalla Sartoria Antiqua si sono uniti, seguendo un percorso storicamente accurato, agli stemmi che si sono alternati nel corso dei secoli nel paesino di Barberino Val d’Elsa.
Al di fuori delle mura del Palazzo, giochi e banchi, antichi medici medievali e figuranti che impersonavano popolani del borgo al tempo della peste.
Hito TeMa
Sono venute fin dal Giappone alcune delle strette di mano, che sono state posizionate come parte dell’installazione Hito TeMa nella Cupolina di San Michele Arcangelo a Semifonte.
La mostra dell’artista giapponese Ryota Shioya, è stata unica nel suo genere.
Attraverso l’installazione di piccole palline di creta modellate da una stretta di mano in un semicerchio, riflette su come cambiano i rapporti umani di fronte alle catastrofi. E mentre una metà del cerchio di creta era in esposizione nel museo Ibaraki (in Giappone), l’altra parte è stata ospitata alla Cappella di Semifonte, in una sorta di stretta di mano a distanza.
I luoghi della mostra non sono stati certo una scelta casuale, ma la tempistica della mostra è forse quello che la rende narrazione di questo periodo più che mai: la mostra è stata montata a ridosso del passaggio in zona rossa della regione Toscana, e l’unico modo in cui è mai stato possibile visitarla è solo in digitale.
[button title=”Visita la mostra Hito TeMa” link=”https://www.youtube.com/watch?v=KorLsCW0k0g” target=”_blank” align=”left”]
Santa Lucia e San Francesco – Tra Storia e mito
Ci sono storie che vale la pena raccontare in più modi, e ce ne sono molte nascoste tra vicoli, poggi e pievi di queste colline che ci circondano. Vogliamo raccontare storie fatte di dati e documenti, ma anche racconti che ci lascino lo spazio per immaginare e aggiungere qualcosa di non provato a quello che scopriamo.
E quello che è successo coi due racconti usciti per Santa Lucia: quello di Alice si fonda nei documenti e nelle ricerche di storia dell’arte, quello di Francesco ci fa immaginare quello che forse, a un certo punto, potrebbe anche essere accaduto.
Ci piace questo doppio livello di raccontare, e vorremmo continuare a portare avanti Storia e Fantasia.
Presepe Vivente – edizione 2020
Nel 2019 ci siamo impegnati per creare assembramenti nonostante il poco anticipo con cui abbiamo iniziato a preparare la prima edizione del Presepe Vivente.
Ora, nel 2020, per ovvi motivi, ricreare, anche solo in una versione minimizzata, il presepe vivente, era impossibile.
Quindi, quello che abbiamo fatto è stato cercare di raccontare qualcosa dell’anno precedente, a partire dalle foto e i video di Filippo Nannoni e dalle storie raccolte da Francesco Mattonai.
Non è per nulla la stessa cosa, ma abbiamo cercato di riportare almeno nella memoria, quel calore che si crea quando in un paesino si partecipa a un’iniziativa bella e sentita.
Non poter organizzare gli eventi di sempre, ci ha portato a ragionare su come potevamo fare comunque qualcosa per raccontare il nostro territorio, quello che c’è da scoprire e quello che vorremmo portare di nuovo.
Sono tutte prove, dicevamo, tutti test. Per il momento il bilancio è positivo, almeno per noi, un modo per tenersi collegati al presente, a quello che vogliamo realizzare e dare il nostro apporto per ripartire, anche grazie alla cultura, dopo questa lunga attesa.
Dai, che il 2021 – forse – andrà meglio!
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