La pala d’altare di Bernardino Poccetti a Semifonte

La tavola del Poccetti in restauro

Da decenni non fa più parte della Cappella di San Michele Arcangelo la pala d’altare di Bernardino Poccetti. Il dipinto fu trasferito a Firenze in restauro prima ancora che la Cappella SMA diventasse di proprietà pubblica.
È stata la proprietà stessa a commissionare il restauro, salvando l’opera; ma ancora gli interventi non sono finiti.

Di cosa si tratta – in breve

Rimossa dalla sua collocazione originale molti anni fa, la straordinaria pala di Bernardino Poccetti per la Cappella di Semifonte torna alla ribalta in occasione di una prima fase di restauro e consolidamento, per fermarne il degrado.
Intorno al 1590 il canonico Giovan Battista Capponi, con il permesso del Granduca, aveva iniziato a costruire la cappella sull’area proibita della città di Semifonte. Il canonico morì senza vederla terminata: l’opera venne compiuta, come richiesto nel suo testamento, dal nipote ed erede Neri Capponi.
Neri commissionò la pala per l’altare al Poccetti, pittore molto attivo anche alla corte medicea. L’artista ha raffigurato San Michele Arcangelo circondato da diversi personaggi, possibili ritratti di membri della famiglia Capponi.

L’incontro con le restauratrici

Sabato 26 settembre alle 15:30 presso il cinema Olimpia, a Tavarnelle Val di Pesa, Pauline Pruneti (storica dell’arte) e Lisa Venerosi Pesciolini (restauratrice) illustreranno lo stato di fatto dell’opera e della sua conservazione.
Una bella occasione, proprio nei giorni a ridosso della festa di San Michele Arcangelo, per conoscere quale splendida opera ospitava un tempo la Cappella SMA.

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