Questo articolo è disponibile anche in: English (Inglese)

Il culto delle acque affonda le sue radici nella antichità e persiste ancora oggi, rappresentando un elemento cruciale della cultura e della spiritualità della comunità. Fin dall’antichità, l’uomo ha considerato le sorgenti e i fiumi luoghi sacri, associati alle divinità. L’acqua è stata percepita come fonte di purificazione e guarigione.

In Italia, come in molte altre parti del mondo, il culto delle acque ha radici antiche e persiste nell’attualità, rivelandosi un pilastro centrale della cultura e della spiritualità locale.

indice – clicca su ogni titolo

l’acqua e Semifonte

“Semifonte”, il cui nome sembra derivare da “Summus Fons“, indicando una fonte di grande importanza situata in cima a una collina. Questa conformazione geologica ha consentito la presenza abbondante di falde acquifere, rendendo il luogo ideale per insediamenti. Ricerche archeologiche infatti attestano la frequentazione fin dall’epoca etrusca, addirittura si potrebbe ipotizzare la presenza di una necropoli.

Il tema del culto delle acque si manifesta chiaramente a Semifonte. E’ evidente anche nei toponimi che caratterizzano la collina. Luoghi come “Fonte la Docciola”, “Fonte alloro”, “Fonte Santa Caterina”, “il Bagnano” e “lo sesso San Donnino” suggeriscono una connessione profonda con l’acqua come simbolo di purificazione e guarigione.

Molti di questi luoghi hanno mantenuto fino ai giorni nostri l’aspetto legato al culto. Ad esempio, la “Fonte la Docciola”, che conosciamo anche come “fonte della tosse”, veniva tradizionalmente utilizzata per trattare la pertosse nei bambini. Allo stesso modo, “Fonte Santa Caterina”, che prende nome da una Santa senese la quale si sarebbe recata a questa fonte, è legata al culto mariano della cosiddetta “Madonna del latte”. Un’epigrafe risalente al Cinquecento presso la fonte menziona però la storia di Ignazio, che avrebbe sconfitto la febbre grazie proprio a quest’acqua.

Il battistero – Opera di Evelien La Sud

Dal progetto del 1995

Nel 1995, ricordiamo un ambizioso progetto dal titolo “Sei architetti e sei artisti per il territorio”, a cura di Lara Vinca Masini. In tale contesto, la Cappella di San Michele Arcangelo a Semifonte diventò il fulcro di un’opera ideata da Evelien La Sud in collaborazione con l’architetto Raimondo Gramigni. L’idea era quella di rileggere la Cappella, situata al centro della collina, come un luogo adibito a “fonte battesimale”.

La Cappella a partire dalla forma ottagonale della pianta evoca in sé una caratteristica architettonica propria di molti battisteri.

Curiosamente, narrazioni popolari raccontano di un antico fonte battesimale proprio in quel luogo. Questa versione, sebbene priva di riscontri storici e archeologici rappresenta una delle molte rielaborazioni popolari presenti ancora oggi.

Installazioni in Realtà Aumentata

Il 30 settembre 2023 inaugureremo l’installazione dell’opera di Evelien La Sud a Cura di Jade Vliestra : un battistero di cristallo, realizzato attraverso l’utilizzo della tecnologia digitale e reso fruibile tramite la realtà aumentata. Questo approccio rappresenta una modalità di rilettura contemporanea di un progetto artistico che dimostra ancora oggi una forte rispondenza con il luogo stesso. Questa iniziativa coniuga con armonia i significati propri dell’architettura monumentale con la percezione condivisa dalla comunità, rispettando uno dei significati che il luogo, indirettamente, suggerisce.

L’eredità storica e paesaggistica

Questa iniziativa finanziata in seno alla co-progettazione tra Proloco BVE Gruppo Archeologico Achu APS e Comune di Barberino Tavarnelle pone l’accento su un tema molto ampio quale l’eredità paesaggistica.

Semifonte, se da un lato tradisce le aspettative di chi vorrebbe trovare i ruderi del castello o della mitica città sconfitta dai fiorentini, dall’altro lato offre una esperienza di visita unica. Ciò che però si scopre una volta giunti sul posto è un luogo che sembra attratto in una dimensione fuori dal tempo. La vista a 360 gradi copre una bella fetta di Toscana, ci troviamo praticamente al centro, contornati da un paesaggio unico e fortemente antropizzato. Qui, l’azione dell’uomo e della natura si intrecciano da millenni, per ogni scorcio passano storie, leggende, ricordi di personaggi storici conosciuti in tutto il mondo.

Tutto racconta qualcosa di chi ha vissuto queste terre, l’armonia che si percepisce stimola rispetto per questi luoghi e interesse. L’idea del parco dell’eredità paesaggistica nata a fine anni ’90 coglieva un aspetto caratteristico di Semifonte e di tutta l’area di rispetto intorno ad essa. “Impronte d’acqua” che si collega principalmente all’intallazione artistica, quindi ai culti connessi all’acqua ha il fine valorizzare questi luoghi, la loro potenza storica, spirituale e paesaggistica. L’invito è di visitare Semifonte disposti a recepire gli elementi che nei secoli l’hanno resa così ricca di significato.

Non esitare a contattarci : info@summofonte.org

Rispondi